
Incoterms 2025: Guida Completa per Esportatori e Importatori
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Nel commercio internazionale, scegliere l'Incoterm giusto non è un dettaglio, ma la chiave per evitare costi imprevisti e garantire una spedizione senza intoppi.
Quando un'azienda decide di esportare o importare , uno degli aspetti più critici da definire fin dall'inizio è chi si assume la responsabilità dei costi, del trasporto e del rischio della merce . Una gestione poco chiara di questi aspetti può portare a ritardi, costi inaspettati o, nei casi peggiori, controversie legali tra venditore e acquirente. È proprio per evitare queste problematiche che esistono gli Incoterms (International Commercial Termini) , ovvero termini standardizzati definiti dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC) che regolano in modo preciso i ruoli e gli obblighi di entrambe le parti in una transazione commerciale internazionale.
Definire l'Incoterm corretto significa stabilire fin dal contratto di vendita chi si occuperà della spedizione, chi pagherà il trasporto e le eventuali assicurazioni, chi gestirà lo sdoganamento e, soprattutto, a chi appartiene il rischio in caso di danni alla merce o ritardi . Sottovalutare l'importanza di questi aspetti può essere rischioso: immagina, ad esempio, di vendere macchinari industriali e scegliere un Incoterm senza sapere che sei responsabile del trasporto fino alla destinazione finale. potresti trovarti a sostenere costi elevati o dover gestire problemi logistici in paesi con normative complesse.
Gli Incoterms vengono aggiornati periodicamente per adattarsi ai cambiamenti nelle dinamiche del commercio globale e della logistica. L'ultima revisione, quella del 2020 , ha introdotto miglioramenti per aumentare la chiarezza e la facilità d'uso dei termini. Nel 2025 , si prevede un possibile aggiornamento per rispondere alle nuove esigenze del mercato, soprattutto per quanto riguarda sostenibilità, digitalizzazione e trasporto containerizzato .
Cosa regolano?
Gli Incoterms presentano quattro aspetti fondamentali della transazione commerciale:
1. Trasferimento del rischio → Stabilisci in quale punto della spedizione il rischio passa dal venditore all'acquirente.
2. Assegnazione dei costi → Indica chi si fa carico delle spese di trasporto, dogana e assicurazione.
3. Obblighi logistici → Specifica chi organizza la spedizione e chi deve occuparsi delle formalità doganali di esportazione e importazione.
4. Responsabilità assicurativa → Alcuni Incoterms prevedono l'obbligo di assicurare la merce, mentre altri lasciano questa decisione a una delle parti.
Le due grandi categorie di Incoterms
Gli Incoterms 2020 si suddividono in due categorie principali, a seconda del tipo di trasporto coinvolto:
• Incoterms validi per qualsiasi modalità di trasporto:
• EXW (Ex Works - Franco Fabbrica)
• FCA (Free Carrier - Franco Vettore)
• CPT (Carriage Paid To - Trasporto Pagato Fino a…)
• CIP (Carriage and Insurance Paid To - Trasporto e Assicurazione Pagati Fino a…)
• DAP (Delivered At Place - Reso al Luogo di Destinazione)
• DPU (Delivered at Place Unloaded - Reso al Luogo di Destinazione Scaricato)
• DDP (Delivered Duty Paid - Reso Sdoganato)
• Incoterms specifici per il trasporto marittimo e fluviale:
• FAS (Free Alongside Ship - Franco Lungo Bordo Nave)
• FOB (Free On Board - Franco a Bordo Nave)
• CFR (Cost and Freight - Costo e Nolo)
• CIF (Cost, Insurance and Freight - Costo, Assicurazione e Nolo)
Come scegliere l’Incoterm più adatto?
La scelta dell’Incoterm giusto dipende da vari fattori, tra cui la capacità logistica dell’azienda, il livello di controllo che si vuole mantenere sulla spedizione e i costi che si è disposti a sostenere. Ecco alcuni scenari concreti che mostrano l’importanza della scelta del termine corretto:
• Scenario 1: un’azienda italiana esporta vino negli Stati Uniti
Se l’azienda non ha esperienza nella gestione delle spedizioni internazionali e vuole minimizzare i rischi, potrebbe scegliere DDP (Delivered Duty Paid). In questo modo, si assume la responsabilità di tutto il trasporto fino alla destinazione finale, compresi i dazi doganali. Questo garantisce un servizio “chiavi in mano” per il cliente, ma può risultare rischioso per il venditore se non conosce bene le normative statunitensi.
• Scenario 2: una società cinese vende componenti elettronici a un’azienda europea
Se il venditore vuole ridurre al minimo il proprio coinvolgimento logistico, potrebbe optare per EXW (Franco Fabbrica), lasciando all’acquirente la gestione di tutta la spedizione. Questo è conveniente per il venditore ma può comportare costi più elevati per l’acquirente, che dovrà gestire il trasporto e le operazioni doganali.
• Scenario 3: una compagnia spagnola spedisce olio d’oliva a un distributore francese via mare
In questo caso, il venditore potrebbe scegliere FOB (Free On Board), cedendo la responsabilità della merce nel momento in cui viene caricata sulla nave. L’acquirente, quindi, si occuperà del trasporto principale e delle pratiche di sdoganamento.
Possibili novità negli Incoterms 2025
Anche se la ICC non ha ancora annunciato aggiornamenti ufficiali, si prevede che gli Incoterms 2025 potrebbero includere alcune modifiche:
• Maggiore chiarezza sul termine DPU (Delivered at Place Unloaded) : poiché spesso si confonde con DAP (Delivered at Place), potrebbero essere specificate meglio le responsabilità dello scarico della merce.
• Integrazione di elementi legati alla sostenibilità : con l'attenzione crescente verso il trasporto a basse emissioni di CO₂, gli Incoterms potrebbero includere linee guida per favorire scelte logistiche più sostenibili.
• Aggiornamenti per il trasporto containerizzato : gli Incoterms tradizionali, come FOB e CIF, sono stati pensati per il trasporto marittimo convenzionale, mentre il trasporto in container richiede regole più moderne e flessibili.
Conclusioni: perché gli Incoterms sono cruciali per il commercio internazionale
Gli Incoterms non sono solo dettagli contrattuali, ma strumenti essenziali per gestire con successo le operazioni di import-export. Scegliere il termine sbagliato può tradursi in costi imprevisti, ritardi doganali o persino perdite finanziarie . Un'azienda che esporta senza conoscere bene i termini di consegna può ritrovarsi con obblighi fiscali o di trasporto non previsti, compromettendo la redditività della transazione.
Per questo motivo, è fondamentale affidarsi a esperti che possano aiutare nella scelta dell'Incoterm più adatto. Beelo offre consulenze personalizzate per ottimizzare la gestione delle esportazioni e garantire che ogni operazione sia sicura, efficiente e senza sorprese. Contattaci per una consulenza e scopri come migliorare la tua strategia di esportazione!